Una delle principali differenze tra la medicina complementare ed alternativa e la medicina tradizionale è la robustezza delle evidenze a sostegno delle migliori pratiche. La medicina tradizionale, quando possibile, basa le sue pratiche solo sulle evidenze scientifiche maggiormente conclusive. Al contrario, la medicina alternativa e complementare basa le sue pratiche su pratiche basate sull'evidenza, pratiche basate sulle migliori prove disponibili, anche quando tali prove non soddisfano i criteri più elevati e rigorosi in termini di efficacia e sicurezza. Tuttavia, alcune pratiche della medicina complementare ed alternativa sono state convalidate con criteri scientifici tradizionali.
Definire la medicina complementare è difficile, perché si tratta di un settore molto ampio e in continua evoluzione. L’NCCAM (National Center for Complementary and Alternative Medicine, l’organo ufficiale americano di controllo delle medicine alternative) definisce la medicina complementare come un insieme di sistemi, pratiche e prodotti medici e terapeutici che di solito non sono considerati come facenti parte della medicina tradizionale. La medicina tradizionale (anche definita medicina occidentale o allopatica) è quella praticata dai medici che hanno conseguito una regolare laurea e da una serie di altre figure, come i fisioterapisti, gli psicologi e gli infermieri diplomati. I confini tra la medicina tradizionale e quella complementare non sono netti, infatti determinate terapie complementari con l’andare del tempo possono essere accettate dalla medicina tradizionale.
- L’espressione medicina complementare si riferisce all’uso contemporaneo delle tecniche complementari e delle tecniche tradizionali, ad esempio all’uso dell’agopuntura insieme alle tecniche tradizionali usate per alleviare il dolore.
- L’espressione medicina alternativa, invece, si riferisce all’uso di queste pratiche al posto della medicina tradizionale.
- La medicina integrativa (o integrata) è una pratica che unisce terapie convenzionali e terapie alternative di cui sono state dimostrate la sicurezza e l’efficacia.
Le terapie complementari e alternative di solito sono suddivise in grandi gruppi:
- Prodotti naturali
- Tecniche mente-corpo
- Pratiche di manipolazione corporea
Queste categorie non sono definite formalmente, ma sono utili per parlare delle tecniche di medicina complementare e alternativa. Alcune pratiche complementari e alternative, però, possono ricadere in più di una categoria.
Questo gruppo di tecniche complementari e alternative comprende tutta una serie di prodotti erboristici (fitoterapici), integratori vitaminici, minerali e altri prodotti naturali. Molti di essi sono prodotti da banco, messi in commercio come integratori alimentari. Alcuni usi degli integratori alimentari, ad esempio l’assunzione degli integratori multivitaminici per coprire il fabbisogno minimo giornaliero oppure l’assunzione di calcio per il benessere delle ossa, non sono considerati tecniche complementari o alternative.
Tra i “prodotti naturali” vanno annoverati i probiotici, microrganismi vivi (di solito batteri) simili a quelli che si trovano nell’apparato digerente, che possono avere effetti positivi sulla salute. I probiotici si trovano negli alimenti, ad esempio negli yogurt, oppure sono in commercio sottoforma di integratori alimentari. Non vanno confusi con i prebiotici che invece sono ingredienti non digeribili che stimolano selettivamente la crescita e/o l’attività dei microrganismi già presenti nel nostro corpo (in genere sono fibre alimentari).